La poesia barocca rappresenta uno dei capitoli più affascinanti della letteratura italiana del 1600, caratterizzata da una rottura con i canoni estetici precedenti e da una ricerca di originalità senza precedenti. Questo periodo, segnato da dominazioni straniere, guerre di religione e drammatiche condizioni sociali, vede l'emergere di una nuova sensibilità artistica che privilegia lo stupore, la meraviglia e l'uso audace di figure retoriche. Giovan Battista Marino, massimo esponente di questa corrente, introduce un approccio rivoluzionario alla poesia, celebrando sia il bello che il brutto, esplorando temi inusuali e utilizzando un linguaggio che spazia dal quotidiano al sublime. La lirica barocca diventa così lo specchio di un'epoca complessa e contraddittoria, dove la ricerca dell'originalità e del "concettismo" riflette i cambiamenti profondi della società e del pensiero.
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