Il Manierismo e le sue Caratteristiche nell'Arte Italiana
Il Manierismo rappresenta un periodo fondamentale nell'arte italiana, segnato da una svolta decisiva nel 1527 con il Sacco di Roma. Questo movimento artistico si distingue per la sua interpretazione innovativa dei canoni classici, caratterizzata da tre elementi essenziali identificati dal Vasari: virtù, grazia e licenza.
Definizione: Il Manierismo è uno stile artistico che si sviluppa nel XVI secolo, caratterizzato dalla reinterpretazione delle regole classiche attraverso una maggiore libertà espressiva.
Giulio Romano emerge come una figura centrale del Manierismo, particolarmente nella sua opera a Mantova presso il Palazzo Ducale. La sua architettura dimostra una profonda conoscenza dei canoni classici, ma li reinterpreta con libertà creativa. Un esempio emblematico è il suo utilizzo dell'ordine dorico, dove inserisce un triglifo scivolato, manifestando la sua "licenza" artistica pur dimostrando la padronanza delle regole antiche.
La deposizione di Cristo di Jacopo Pontormo, conservata nella chiesa di Santa Felicità a Firenze, rappresenta un altro magnifico esempio di manierismo. Quest'opera del 1524 incarna perfettamente i principi del movimento: il virtuosismo tecnico si manifesta nella scelta di colori pastello inusuali per il soggetto, mentre la licenza artistica si esprime attraverso composizioni innovative. I personaggi, che sembrano fluttuare in uno spazio indefinito, creano una sensazione di straniamento, accentuata dalle loro espressioni e dalla mancanza di punti di appoggio visibili.
Evidenziazione: Nel Manierismo, gli artisti dimostrano la loro maestria tecnica virtuˋ mentre si prendono libertà creative licenza mantenendo comunque un'eleganza compositiva grazia.