Federico II di Svevia e le Costituzioni di Melfi
Federico II di Svevia nacque dall'unione di Enrico VI e Costanza d'Altavilla, ereditando dalla madre la corona di Sicilia. Nel 1212, con l'appoggio di Papa Innocenzo III, ottenne la corona di Germania e nel 1220 fu eletto imperatore.
Il progetto politico di Federico II si basava sulla ricostruzione dell'autorità imperiale in Italia, scegliendo come centro del suo potere Palermo in Sicilia, mentre abbandonò di fatto la Germania dove i grandi signori feudali presero il controllo.
Per rafforzare il suo potere in Sicilia e riportare all'obbedienza i grandi feudatari, Federico II promulgò nel 1231 la Costituzione di Melfi ancheconosciutacomeLiberAugustalis, un documento rivoluzionario che stabiliva:
- Il re come unico potere a cui tutti dovevano sottostare
- Tutte le funzioni politiche esercitate dal re e dai suoi funzionari
- L'obbligo per tutti di pagare le tasse
- L'uso legittimo della forza solo da parte degli ufficiali del re
- Un'amministrazione affidata a una burocrazia laica stipendiata
Concetto Chiave: Le Costituzioni melfitane rappresentarono il primo tentativo di creare uno stato centralizzato e burocratico in Europa, anticipando caratteristiche dello stato moderno.
La corte di Federico II si distinse per un'apertura culturale straordinaria, ospitando studiosi di diverse culture e poeti provenzali che introdussero in Italia la lirica dell'amore cortese, dando origine alla Scuola Siciliana, primo movimento poetico della letteratura italiana.
I rapporti tra Federico II e la Chiesa furono sempre tesi. Il primo scontro avvenne quando Federico rimandò continuamente la sua partecipazione alla crociata, portando Papa Gregorio IX a scomunicarlo nel 1227. Federico partì finalmente per la sesta crociata nel 1228 e riuscì a conquistare Gerusalemme attraverso un accordo diplomatico con il sultano al Malick, ma questo approccio non violento gli procurò una seconda scomunica.
Nel 1226, i comuni del nord Italia formarono nuovamente la Lega Lombarda, temendo l'espansione del potere di Federico II. Le città italiane si divisero tra guelfi sostenitoridelpapa e ghibellini sostenitoridell′imperatore. Nel 1237, nella battaglia di Cortenuova, Federico II sconfisse la Lega Lombarda.
Papa Innocenzo IV lo scomunicò per la terza volta nel 1239 e durante il Concilio di Lione nel 1245 lo dichiarò addirittura l'anticristo. Federico II morì improvvisamente nel 1250, probabilmente a Fiorentino di Puglia, e la causa della sua morte rimane dibattuta dagli storici, con ipotesi che vanno dalla malattia all'avvelenamento.
Dopo la morte di Federico II, la corona passò al figlio illegittimo Manfredi, che divenne punto di riferimento per i ghibellini. Nel 1266, Manfredi fu sconfitto e ucciso nella battaglia di Benevento da Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia, dando inizio al dominio angioino.